ACIDO CITRICO O ACETO: QUESTO Ѐ IL DILEMMA

La domanda più gettonata del web è un dilemma su cui abbiamo riflettuto molto. Internet è pieno zeppo di dubbi su quale sia il metodo migliore e più sostenibile per pulire la casa, gli elettrodomestici, le superfici più strane o per la cura della persona: e i protagonisti di questa diatriba sono sempre loro, l’acido citrico e l’aceto. 

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Ma sappiamo davvero cosa sono questi due paladini delle eco-pulizie?

1) COSA SONO L’ACIDO CITRICO E L’ACETO

L’acido citrico monoidrato è una materia prima multiuso e solitamente si trova in polvere, proprio per essere miscelata con l’acqua e poter creare delle soluzioni detergenti con questi due soli ingredienti. 

L’acido citrico è presente in tutti gli organismi viventi, perché prende parte ai processi metabolici delle cellule. Tra gli alimenti che ne sono naturalmente ricchi ci sono gli agrumi: infatti il nome acido citrico deriva da citrus (limone), da cui è stato estratto per la prima volta. 

L’acido citrico viene anche usato nell’industria alimentare come emulsionante e conservante: è normale quindi trovarlo anche come additivo in svariati cibi confezionati (marmellate, succhi di frutta, vino e aceto).  

L’aceto è un liquido con pH acido ottenuto dalla fermentazione acetica dell'alcol (e/o dei carboidrati) grazie all'opera di alcuni batteri aerobi. L’aceto è composto prevalentemente da acqua, acido acetico, alcol, aldeidi ed eteri composti. Se l’aceto è diluito si trovano anche amminoacidi liberi e sali minerali.

L’acido citrico e l’aceto sono dunque due sostanze diverse fra di loro, che però vengono spesso confuse e ritenute della stessa efficacia. Vediamo allora come si usano e quali sono i limiti di entrambi.

2) COME SI USANO ACIDO CITRICO E ACETO

L’acido citrico e l’aceto si possono usare in svariati modi, sia per le pulizie di casa sia per la cura della persona.  Avendo una componente acida, si possono utilizzare come disincrostanti e anticalcare, ammorbidente, brillantante oppure si può fare un risciacquo acido post-shampoo per ottenere capelli più lucidi e morbidi.  

Le persone usano solitamente l’aceto che hanno in casa per fare queste cose e perché è più facilmente reperibile al supermercato. Ma è davvero efficace l’aceto e soprattutto è davvero sostenibile? A questa domanda rispondiamo subito perché l’impatto ambientale dell’aceto come detergente/ammorbidente/brillantante rimane spesso nascosto e sconosciuto.

3) PERCHЀ L’ACETO INQUINA?

L’acido citrico è da preferire all’aceto proprio perché l’aceto inquina e può causare danni agli elettrometrici, oltre a essere pericoloso per l’ecosistema marino. L’aceto contiene infatti una sostanza, l’acido acetico (che l’acido citrico non contiene), che è risultata altamente inquinante per gli organismi acquatici. Il chimico Fabrizio Zago, punto di riferimento in Italia per la ricerca sui detersivi ecologici, ricorda che l’acido acetico inquina 53 volte di più rispetto all’acido citrico: e questo è stato documentato dall’Unione Europea.

Un altro aspetto da tenere in considerazione è la corrosività legata all’uso dell’acido acetico. Questo articolo mostra i dati per cui l’acciaio delle lavatrici e delle lavastoviglie, delle pentole e del lavello, cioè tutti oggetti realizzati in inox 316 reagiscono male all’acido acetico e ottimamente con l’acido citrico.  

4) TUTTI GLI USI DELL’ACIDO CITRICO

L’acido citrico, da usare al posto dell’aceto, è un prodotto multiuso: con una sola materia prima diluita in acqua si possono creare diverse soluzioni detergenti. Si possono ottenere ammorbidente per lavatrice (senza corroderla né inquinare l’ecosistema marino tramite gli scarichi), brillantante per lavastoviglie, anticalcare superfici e macchinetta del caffè, disincrostante. Ecco le quantità che servono per creare questi prodotti:

• ACIDO CITRICO COME DISINCROSTANTE PER LAVATRICE: 180/250g di acido citrico in 1 litro d’acqua

• AMMORBIDENTE PER LAVATRICE CON ACIDO CITRICO (da versare direttamente nell’apposita vaschetta della lavatrice al momento del lavaggio): 150g di acido citrico in 1 litro d’acqua

• BRILLANTANTE PER LAVASTOVIGLIE CON ACIDO CITRICO (da versare direttamente nell’apposita vaschetta della lavastoviglie al momento del lavaggio): 180g di acido citrico in 1 litro d’acqua

• ACIDO CITRICO COME ANTICALCARE PER SUPERFICI LAVABILI (e per togliere il calcare a soffione della doccia, i filtri dei rubinetti e i tappi di vasche da bagno e lavelli): 180/200g di acido citrico in 1 litro d’acqua  

• DECALCIFICANTE PER LA MACCHINETTA DEL CAFFЀ CON ACIDO CITRICO: aggiungi circa 30-40 grammi per ogni litro di acqua, poi procedi ad azionare la macchinetta del caffè per espresso fino a terminare la soluzione. Ripeti l’operazione con sola acqua per togliere ogni residuo. 

• SPRAY PER VETRI CON ACIDO CITRICO: sciogliere un cucchiaino di acido citrico e la stessa quantità di detergente (sapone liquido o detersivo piatti liquido) in un litro d’acqua e spruzzare la miscela direttamente sulla superficie da pulire.

Naturalmente l’acido citrico va gestito con cautela. Si consiglia innanzitutto di non toccarlo a mani nude ma sempre indossando sempre un paio di guanti. Fai attenzione inoltre a non ingerirlo e ad evitare il contatto accidentale con gli occhi. È preferibile non usare l’acido citrico su alcune superfici come legno, marmo, pietra e puro sui vestiti.  

L’acido citrico è un must have da tenere in casa ed è un validissimo e sostenibile sostituto dell’aceto: inoltre è inodore, evita il rischio di allergie, è economico e multifunzione. Acquistare acido citrico permette anche di ridurre i rifiuti in plastica usa e getta in modo considerevole: acquistando solo un sacchetto di carta di acido citrico si evitano decine di flaconi di prodotti diversi e altamente impattanti sull’ambiente. Un vantaggio da tutti i punti di vista. 

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